Guida ai termini e alle modalità del ricorso al TAR
Avrete sentito tantissime volte al telegiornale parlare di ricorsi al TAR. Ma di cosa si tratta esattamente?
La parola TAR indica l’acronimo di Tribunale Amministrativo Regionale e si tratta di un tribunale di primo grado con competenze amministrative, presente in tutti i capoluoghi di regione.
Il suo compito è ascoltare i cittadini che lamentano di aver subito un danno in seguito a un atto amministrativo preso nei loro confronti.
Scopriamo insieme come si può fare ricorso al TAR.
Chi può fare ricorso al TAR
Possono fare richiesta al TAR i cittadini che sono stati oggetto di un atto amministrativo che ha determinato una lesione di un interesse legittimo, ma non devono essere passati più di 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’atto amministrativo in questione, altrimenti il ricorso non verrà accettato.
Inoltre, è necessario che i cittadinisiano affiancati daun avvocato esperto in diritto amministrativo, che li rappresenti di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale.
La mancata osservanza di questi requisiti presuppone il rigetto da parte dei giudici del TAR.
Come presentare il ricorso
Qualora i suddetti requisiti siano rispettati, l’avvocato è tenuto a depositare il ricorso alla segreteria del TAR entro e non oltre 30 giorni dall’emissione dell’atto amministrativo. Se il legale lo ritiene opportuno, può richiedere non solo l’annullamento dell’atto, ma anche il risarcimento del danno subito non oltre 120 giorni dalla pubblicazione dell’atto.
Al termine del processo il TAR emetterà una sentenza la cui validità è immediata. Va sottolineato che si tratta di una sentenza di primo grado che può essere, successivamente, impugnata dall’avvocato qualora il suo assistito non la condivida.
Come impugnare una sentenza emessa dal TAR
Come accennato, è possibile impugnare una sentenza emessa dal TAR. Per farlo, è necessario presentare un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, entro e non oltre 60 giorni dalla sentenza.
Non è previsto un terzo grado di appello.
L’avvocato può, comunque, suggerire di ricorrere alla Corte di Cassazione qualora si sospetti una mancata legittimità della sentenza a livello giurisdizionale.
Rivolgetevi a un avvocato amministrativista di fiducia se ritenete di avere i requisiti per presentare un ricorso al TAR.
Ricordiamo che l’art. 24 della Costituzione prevede la possibilità di ricevere il patrocinio gratuito a spese dello Stato per persone che vertono in difficili situazioni economiche; lo stesso vale per i ricorsi al TAR, nel caso in cui il reddito annuo risulti inferiore a 11.528,41 €.






